Lo sbiancamento dei denti è un cambiamento estetico. E' una procedura opzionale che è tesa a migliorare l'aspetto della persona. I risultati non sono sempre prevedibili o non hanno sempre successo e si assiste a recidive di colore.
I tipi di pigmenti che colorano i denti si differenziano per: eziologia, aspetto, composizione, posizione, gravità, adesione alla superficie del dente. Sono classificati in:
Intrinseci:
- Prima dell'eruzione dei denti: le colorazioni sono incorporate nella dentina e nello smalto durante lo sviluppo del dente. Le cause sono: fluoruro, tetraciclina, disordini dello sviluppo.
- Dopo l'eruzione: invecchiamento (lo smalto va incontro a deterioramento e si assottiglia, la dentina sottostante più scura si evidenzia); necrosi della polpa; l'attrito, l'incisione e l'occlusione dello smalto espongono la dentina più scura sottostante; cause iatrogene (alcuni dei materiali impiegati nel restauro dei denti possono macchiarli); la dentina secondaria e la sclerosi della dentina impediscono la trasmissione della luce attraverso il dente, facendo apparire l'elemento dentale più scuro).
Il trattamento può prevedere procedure chimiche per lo sbiancamento del dente o procedure di restaurazione (es. corone, veneer o restauri in composito).
Estrinseci:
- Si formano dopo l'eruzione del dente
- Attacano la superficie e il biofilm adeso alla superficie del dente
- Le cause pssono essere i cibi (caffè, tè, vino rosso, mirtilli, carote, arance, bevande scure a base di cola) o farmaci (prodotti contenenti clorexidina, preparazioni liquide antibiotiche come amoxicillina,doxicillina e minociclina).
Il trattamento avviene attraverso la terapia di igiene dentale con levigazione e lucidatura vengono rimossi i pigmenti estrinseci dalla superficie dei denti e attraverso lo spazzolamento quotidiano.
Indicazioni per lo sbiancamento e metodi di trattamento:
- Dente trattato endodonticamnete decolorato: sbiancamento professionale (alla poltrona o domiciliare);
- denti decolorati singoli o multipli: sbiancamento esterno (in studio 1-3 visite o con mascherine su misura indossate per 2-6 settimane;
- superficie macchiata: lavare i denti con dentifricio sbiancante;
- decolorazione marrone o bianca isolata dello smalto poco profonda: microabrasione seguita da applicazioni di fluoruro di sodio;
- decolorazione bianca sui denti giallognoli: microabrasione seguita da sbiancamento con mascherine su misura.
Controindicazioni allo sbiancamento:
- denti che hanno una tonalità soggettivamente accettabile;
- denti con restauri di colore del dente, come i compositi che, non essendo sbiancabili, possono necessitare della sostituzione dopo la procedura;
- restauri in porcellana (corona o veneer) che, non essendo sbiancabili, possono necessitare della sostituzione dopo la procedura;
- al paziente fotosensibile, o che usa farmaci fotosensibilizzanti, sono controindicate procedure di sbiancamento che prevedono l'utilizzo di luce o laser;
- bisogna avere cautele nella selezione dei pazienti pediatrici (bambini e adolescenti). L'American Accademy of Pediatric Dentistry scoraggia lo sbiancamento cosmetico dell'arcata dentale per pazienti con dentizione mista;
- donne in gravidanza o allattamento;
- pazienti poco collaborativi non possono raggiungere risultati ottimali;
- pazienti con aspettative personali non realistiche;
- pazienti con radici esposte o recessioni potrebbero non avere risultati ottimali pochè il cemento esposto non viene sbiancato;
- un paziente, che ha in programma un restauro a colore naturale o un restauro incollato, entro 2 settimane non può usare sbiancanti. Ci potrebbero essere effetti negativi sullo smalto, sulla forza di adesione e difficoltà nella scelta della tonalità del restauro.
Durata dei risultati:
- ci si può aspettare un inscurimento o una recidiva del colore del dente dopo lo sbiancamento;
- La recidiva del colore avviene quasi immediatamente quando, appena sbiancati, i denti disidratati si reidratano;
- col passare dei mesi e degli anni, i denti possono decolorarsi ed inscurirsi di nuovo, specialmente se continuano le abitudini che favoriscono la pigmentazione;
- per mantenere il colore, sono praticate e ripetute periodiche procedure di sbiancamento.
Effetti collaterali:
- sensibilità del dente;
- irritazione dei tessuti molli;
- danni irreversibili al dente (es. riassorbimento della radice, frattura del dente).
A fronte dell'allungamento della prospettiva di vita e della conseguente necessità di mantenere un aspetto sano e giovanile, sempre più persone si rivolgono alla medicina estetica per il raggiungimento di tali scopi.
Le possibilità offerte dalle tecniche di ringiovanimento, sempre meno invasive, di rapida applicazione ed a costi relativamente contenuti, hanno fortemente contribuito alla popolarità delle tecniche iniettive con utilizzo di materiali biocompatibili per contrastare i processi di invecchiamento. Esso, con la comparsa e l'accentuazione delle rughe e la modificazione dei profili e dei volumi del volto, rappresenta il risultato finale dei processi di alterazione quantitativa e qualitativa dei tessuti molli e dell'attività mimica.
Gli aspetti clinici preponderanti, macroscopicamente evidenti, sono costituiti dalla perdita di elasticità e di idratazione cutanea e da ipotonotrofia del complesso cute-sottocutaneo-muscolo.
Notoriamente il processo di invecchiamento cutaneo è legato a due fenomeni: uno intrinseco, legato al tempo, definito cronoaging ed un altro estrinseco,legato all'azione di fattori ambientali e comportamentali.
Il cronoaging è un processo fisiologico non controllabile e non prevedibile, attraverso il quale si verifica un processo involutivo che coinvolge tutti gli organi ed in cui le variabili indipendenti sono costituite da fattori individuali e genetici.
I fenomeni di invecchiamento estrinseco, ad ogni modo prevenibili attraverso un corretto stile di vita, invece comprendono:il fotoaging (azione favorente delle radiazioni solari sui processi di invecchiamento), il fumo di sigaretta, la scorretta alimentazione, l'eccessivo consumo di alcool,l'uso di droghe.
I segni clinici dell'azione dei fattori estrinseci sulla cute sono costituiti dalla presenza di rughe, cheratosi, lentiggini, fini teleangiectasie, perdita di lucentezza e di elasticità cutanea,colorito tendente all'olovastro.
Attualmente esistono in commercio numerose sostanze riempitive, comunemente denominate filler o acido ialuronico, le quali posseggono caratteristiche diverse l'una dall'altra, diverse indicazioni e diverse modalità di impianto.
L'acido ialuronico è uno dei principali componenti della pelle ed è utilizzato nel processo di riparazione.
L'acido ialuronico (HA) viene utilizzato per aumentare il volume delle labbra, ridurre le rughe sottili e profonde e contro le cicatrici. Esso provoca una naturale proliferazione dei cheratinociti, aumenta la presenza dell'acido retinoico e ristabilisce l'idratazione. L'HA ha, inoltre, un ruolo antiossidante, esso protegge la respirazione mitocondriale, protegge dall'ossidazione, dalla morte cellulare e dai processi di degenrazione.
L'uso topico in gel di sale sodico di HA al 0,2% ha mostrato la sua efficacia contro l'infiammazione e l'accelerazione della cicatrizzazione.
In conclusione l'HA attraverso il suo potere idratante dona viscosità, il suo potere comunicante è indispensabile è indispensabile per i legami con le cellule; facilita gli scambi, la vascolarizzazione e la conduzione nervosa, il suo potere meccanico dona resistenza e spessore, all'interno della cellula esso partecipa alla qualità del citoscheletro,ha un ruolo antinfiammatorio, ha un buon impatto sull'immunizzazione, ha un turn-over veloce, ha una presenza ubiquitaria, ha un alto potere cicatriziale, ha un alto potere dei riepitelizzazione.